Il CIMITERO ACATTOLICO giace a contatto con la PIRAMIDE DI CAIO CESTIO, che ha un suo personale fascino vintage (questo dovevano pensare i romani dell’architettura egiziana) ed è un luogo estremamente suggestivo, per quel fascino britannico trasandato, per i sepolcri di ogni foggia, per la vegetazione intorno che, benché non aqbbandonata a sé stessa come in Inghilterra, non indulge nemmeno nel tinello di tombe squadrate con centrino di siepi come nei cimiteri nostrani. Fino all’inizio dell’800 in questo luogo brucavano le greggi. Poi presero a seppellirvi i non cattolici, a cui era vietata la terra consacrata, come alle prostitute (ma mai e poi mai ai clienti). I funerali si svolgevano di notte, per evitare di mettere alla prova il fanatismo religioso del popolo davanti a sacerdoti di altri credi. La dimensione attuale è quella del 1870, quando furono portate a termine le mura, sollecitate dai governi coinvolti nelle sepolture dei propri concittadini, che il Papa tendeva a procrastina
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